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Ulcera solitaria del retto

MALATTIE DELL'INTESTINO > RETTO

Solitary rectal ulcer syndrome (SRUS) , ovvero "ulcera solitaria del retto": con tale dizione, in medicina, si intende un'ulcera presente nella mucosa del retto, generalmente dell'ampolla rettale, spesso associata con prolasso completo od occulto (interno) dello stesso retto.

L'ulcera solitaria del retto, dove il termine “solitaria” è inappropriato perché spesso la lesione non è unica, venne osservata agli inizi del XIX secolo (Cruveilhier, 1829) ma solo nel 1969 vennero descritti i suoi aspetti clinici e anatomo-patologici (Madigan e Morson del St. Mark's Hospital).

Si tratta di una patologia comunque poco frequente di cui è stata calcolata l'incidenza annua nella popolazione di 1/100.000. Inizialmente le ipotesi sulle cause e caratteristiche anatoomiche furono indirizzate verso un meccanismo traumatico da rapporti anali o l'uso di strumenti per autoerotismo. Successivamente venne invocato il meccanismo ischemico ma le modificazioni istologiche non sono di tipo ischemico. L'ipotesi più accreditata è invece quella di un trauma della parete rettale in presenza di un prolasso rettale interno e ripetuti sforzi durante la defecazione. Tutti i pazienti riferiscono infatti spinte intense e prolungate, sanguinamento, perdite mucose, senso di incompleta defecazione. Questa lesione, presente nel 90% dei casi nella parte anteriore del retto, è associata ad una discesa del piano perineale nel 50% dei casi e in una percentuale che varia dal 16% al 60% dei casi si associa a prolasso rettale completo. La causa andrebbe quindi ricercata in una eccessiva attività del muscolo puborettale in presenza di elevate pressioni d'evacuazione con traumatismo locale della mucosa rettale. Le elevate pressioni necessarie per produrre le alterazioni istologiche descritte giustificano la comparsa di questa alterazione soprattutto nelle persone giovani dove maggiore è l'intensità dell'attività muscolare.

Epidemiologia e cenni storici
L'evento colpisce indistintamente gli esseri umani di qualunque età e sesso, anche se la sua incidenza aumenta nella seconda e terza decade di età dell'individuo.

Patogenesi
Si manifesta in seguito ad una cronica difficoltà nell'atto della defecazione dell'individuo: tale sforzo continuo traumatizza la mucosa, creando una lesione vicino al margine anale (5-10 cm da esso).

Sintomi
Si riscontrano la rettorragia, il dolore anale e la mucorrea.

Complicanze
Spesso si riscontrano prolasso totale e sindrome del pubo-rettale.

Esami di laboratorio e strumentali
Endoscopia
Defecografia

Trattamento
Mira a correggere le abitudini intime della persona, mentre in casi più gravi, con patologie che hanno portato alla nascita dell'ulcera, si procede chirurgicamente con l'eliminazione  della causa.
Il trattamento dell'ulcera solitaria del retto consiste nella correzione della stipsi e delle scorrette abitudini alle spinte eccessive con metodiche riabilitative ed eventualmente  correggendo chirurgicamente il prolasso.
Bisogna quindi intervenire regolarizzando l'alvo con somministrazione di lassativi e raccomandando di evitare le spinte nell'evacuazione. Vanno anche eventualmente modificate  le scorrette abitudini sessuali. La riabilitazione è la stessa che si esegue per gli altri disturbi della statica pelvica di cui l'ulcera solitaria del retto appartiene. Va quindi eseguita una riabilitazione del pavimento pelvico con biofeedback, elettrostimolazione  funzionali esterne e rieducazione funzionale. In caso di fallimento della terapia conservativa si esegue una rettopessi per via addominale o transanale, vale a dire una sospensione chirurgica del retto.

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