Studio Specialistico di Gastroenterologia - Dott. Francesco Quatraro - Gastroenterologo ed Endoscopista Digestivo - Acquaviva delle Fonti - Bari - UNREGISTERED VERSION

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Colonscopia

Endoscopia Digestiva

La colonscopia consiste nell'introduzione, attraverso l'orifizio anale, di un tubo flessibile nel colon.
Lo strumento ha un diametro di circa 11 mm a 13 mm. La sonda, munita di microcamera, mostra in tempo reale l'interno del colon, é munito di un apparato di illuminazione sulla punta, così da rendere possibile la trasmissione di immagini dell'interno del grosso intestino.
Quando si renda necessario, poi, é possibile insufflare aria nel lume intestinale per migliorare la qualità della visione. L'esame può essere eseguito in modo più o meno completo, si parla di pancolonscopia quando il colonscopio viene spinto fino al cieco.
L’intestino deve essere perfettamente pulito per poter essere visto. Risulta pertanto necessario purgare in modo “robusto” il paziente  il giorno prima.
Possono essere eseguite biopsie (del tutto indolori) per precisare la diagnosi.

L’esame puo’ essere anche interventistico permettendo la asportazione di polipi e la demolizione con LASER di masse ostruenti il lume.
Una colonscopia puo’ durare da 10 a 30 minuti, spesso ben tollerata, in alcuni casi richiede sedazione.
Per facilitare la penetrazione della sonda, il colon stesso viene dilatato insufflando aria all'interno, procedimento che può risultare molto fastidioso e anche doloroso, qualora il colon non fosse molto dritto.
Qualora venissero trovate delle masse tumorali esse potranno essere direttamente rimosse, per poi procedere alla sezione istologica e all'esame anatomopatologico.
La sonda deve risalire per oltre un metro all'interno del colon (la lunghezza della sonda varia dai 130 cm ai 170 cm). A seconda del tratto esplorato, possiamo distinguere:

  • Rettoscopia (soltanto il retto è interessato dall'esame),

  • Rettosigmoidoscopia (si esamina anche il sigma, il tratto subito a monte del retto, che non di rado si presenta assai convoluto e  può essere assai difficile  da esplorare. In tal caso particolari manovre sono messe in atto per tentare di "svolgere" il tratto convoluto e raddrizzarlo in modo da facilitare la progressione dello strumento. Frequentemente il passaggio del sigma è  il momento più delicato  e potenzialmente fastidioso dell'intero esame),

  • Colonscopia sinistra (si risale fino alla flessura colica sinistra, percorrendo anche il colon discendente),

  • Pancolonscopia (viene visionato tutto il colon),

  • Pancolon-ileoscopia (si tenta, qualora le condizioni lo permettano, di forzare la valvola ileocecale per esplorare l'ileo distale, solitamente per circa 20 cm. Questo esame è molto utile quando, per esempio, si vuole verificare l'interessamento dell'ileo  in un processo flogistico come il Morbo di Crohn).

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