GASTROENTEROLOGIA - ENDOSCOPIA DIGESTIVA - STUDIO SPECIALISTICO

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Stomaco

APPARATO DIGERENTE

Lo stomaco è un organo cavo dell’apparato digerente, a forma di sacco, collegato all’esofago e la duodeno. Lo stomaco si trova nella parte sinistra dell’addome, sotto il diaframma.
Lo stomaco è espansibile e si dilata quando si ingerisce il cibo; in un adulto ha la capacità media di 1.5 litri. Le pareti di questo organo sono formate da strati di tessuto muscolare longitudinale rivestito da speciali cellule ghiandolari che secernono i succhi gastrici; sono irrorate da vasi sanguigni e innervate da nervi.
All’estremità inferiore dello stomaco un forte muscolo forma un anello, chiamato sfintere pilorico, che può chiudere lo sbocco dello stomaco nel duodeno.
Funzione principale dello stomaco è continuare la scissione dei cibi iniziate in bocca e che sarà completata nell’intestino tenue; tuttavia esso funge anche da riserva, permettendo così di mangiare solo due o tre volte al giorno. Se questo accumulo non fosse possibile sarebbe necessario mangiare più o meno ogni 20 minuti.
La secrezione gastrica è stimolata dalla vista e dall’odore del cibo e dalla ingestione degli alimenti.
I succhi gastrici contengono pepsina (enzima che scinde le proteine), acido cloridrico (che uccide i batteri penetrati assieme al cibo e crea l’ambiente più adatto per l’azione della pepsina) e fattore intrinseco (essenziale per l’assorbimento della vitamina B12 nell’intestino tenue).
La mucosa gastrica contiene inoltre ghiandole che secernono muco, il quale contribuisce a formare una “barriera protettiva” per impedire allo stomaco di digerire se stesso.
Ogni 20 secondi circa, gli strati della mucosa gastrica formano contrazioni ritmiche che rimescolano il cibo ed il succo gastrico; l’effetto combinato di tale movimento e del succo trasformano il cibo semisolido in un liquido cremoso. Per questo processo occorre un
periodo di tempo variabile secondo la natura del cibo.
Il cibo parzialmente digerito è spinto a intervalli regolari nel duodeno dalle contrazioni dello stomaco e dal rilasciamento dello sfintere pilorico.

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