GASTROENTEROLOGIA - ENDOSCOPIA DIGESTIVA - STUDIO SPECIALISTICO

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Puglia

CHI SIAMO

La Puglia (Pùgghie in barese, foggiano e tarantino, Poulye in francoprovenzale e Puia in salentino) è una regione dell'Italia meridionale di 4.090.195  abitanti, con capoluogo Bari.
Confina a nord-ovest con il Molise, a ovest con la Campania e la Basilicata ed è bagnata dal mare Adriatico a est e nord e dal mar Ionio a sud.
Comprende le province (da nord verso sud) di Foggia, (BAT) Barletta-Andria-Trani, Bari, Taranto, Brindisi e Lecce.
La Puglia è la regione più orientale d'Italia: la località più a est è Punta Palascìa, presso Otranto, distante circa 80 km dalle coste dell'Albania.
Oltre ad essere la regione più orientale d'Italia la Puglia, con circa 800 chilometri di coste è una delle regioni italiane con maggiore sviluppo costiero.
Lungo la costa si alternano tratti rocciosi (come sul Gargano), falesie (nel sud barese e nel basso Salento), ma anche litorali sabbiosi (come lungo il Golfo di Taranto). Nel 2010 il Ministero della Salute ha dichiarato balneabile il 98% delle coste pugliesi.
L'interno della regione è prevalentemente pianeggiante e collinare, senza evidenti contrasti tra un territorio e l'altro.

Tuttavia, vi sono otto sub regioni differenti:

il Gargano e il Subappennino Dauno sono le uniche zona montuose della Puglia (con rilievi che superano i 1000-1100 metri s.l.m.);

il Tavoliere delle Puglie, esteso per 3000 chilometri quadrati, rappresenta la più estesa pianura d'Italia dopo la Pianura Padana; le Murge, un altopiano di natura calcarea  posto a sud del Tavoliere che si estende fino alle Serre Salentine;

la Terra di Bari, tra la Murge e il mare Adriatico, è un'area pianeggiante o leggermente ondulata;

a Valle d'Itria, situata a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, si caratterizza da un'alternanza tra vallate e ondulazioni e soprattutto da  un'elevatissima popolazione sparsa (questa è la zona di maggior concentrazione di trulli);

l'Arco ionico tarantino segue la costa dell'intera provincia, estendosi dal sistema murgiano, a nord, fino alla penisola salentina,  a sud, abbracciando una zona collinare ed una vasta zona costiera pianeggiante;

Il Salento occupa l'intera omonima penisola, ed è formato per la maggior parte da vaste pianure (il Tavoliere di Lecce) alternate a lievi ondulazioni (a nord vi sono gli ultimi rilievi dell'altopiano murgiano, mentre a sud vi è la presenza delle  Serre Salentine);

Alla Puglia appartiene l'arcipelago delle Tremiti, a nord-est al largo della costa garganica, le piccole isole Cheradi, presso Taranto e l'isola di Sant'Andrea dinanzi alla costa di Gallipoli. Dal punto di vista geografico la regione fisica pugliese include  anche il piccolo arcipelago di Pelagosa, a nord-est delle Tremiti, che oggi è parte della Croazia.


Stemma
Il sito istituzionale della Regione Puglia descrive ufficialmente lo stemma in questo modo:

« Lo stemma della Regione Puglia è costituito da uno scudo, a sua volta sormontato  da una corona "federicana" dedicata a Federico II di Svevia. Lo scudo racchiude alla sua  sommità 5 cerchi che rappresentano le cinque province pugliesi (adesso sono sei). Il corpo centrale è costituito da un ottagono nel cui centro campeggia l'albero  d'ulivo, simbolo della pace e fratellanza. L'ottagono invece, rappresenta Castel del  Monte, costruzione di origine medievale che costituisce uno degli itinerari turistico-culturali più suggestivi della Regione. I colori dominanti della stemma sono  l'oro, l'argento, il rosso e l'azzurro del mare. »
Lo stemma regionale raffigura un albero d'olivo che non soltanto ricorda che l'olio extravergine prodotto dalla spremitura delle drupe di questo albero rappresenta una delle  risorse  più preziose e importanti per l'agricoltura pugliese, ma anche un elemento costante nel paesaggio che diventa anche segno di unità di tutta la regione, da nord a sud.

Le origini del nome
Il toponimo storico Apulia (esito latino del greco Ἰαπυγία, Japigia) deriva dall'antica popolazione degli Apuli (gr. Japigi) che in epoca preromana abitavano la parte centro-settentrionale della regione (i Dauni  a nord, i Peuceti al centro, mentre a sud era stanziato l'affine popolo dei Messapi). Il termine Japudes (Japigi) si compone del prefisso arcaico "jap-", che indicherebbe i popoli provenienti dall'altra costa dell'Adriatico. Secondo una diffusa pseudo-etimologia,  invece, Apulia deriverebbe da Apluvia, ossia terra senza piogge.
Con l'occupazione romana fu istituita la Regio II Apulia et Calabria, che includeva un territorio appena più esteso dell'attuale regione: solo in seguito il toponimo Apulia sarebbe stato adottato per designare anche la penisola salentina.
Solo negli ultimi decenni l'uso del singolare Puglia si è stabilizzato; fino a prima dell'istituzione delle regioni, infatti, si usava indifferentemente anche il nome le Puglie.

Storia
L'insediamento umano in Puglia risale quanto meno a 250.000 anni fa, come testimoniano i resti fossili dell'Uomo di Altamura, una forma arcaica di Homo neanderthalensis. Numerosi sono i reperti di epoca preistorica, tra i quali diversi menhir e dolmen.
Intorno al I millennio a.C., si insediarono sul territorio i popoli dei Dauni, dei Peucezi e dei Messapi di probabile origine illirica, e più tardi, in epoca ellenica, numerose furono le colonie magnogreche soprattutto nella parte meridionale della regione, tra le quali la città spartana di Tarentum.
Ben presto Roma comprese l'importanza strategica dell'Apulia, ma l'occupazione della regione, nel III secolo a.C., non fu agevole soprattutto per la resistenza di Tarentum e Brundisium. Nel 216 a.C. a Canne l'esercito romano patì contro i Cartaginesi di Annibale la sua peggiore sconfitta. Venne quindi istituita la Regio II Apulia et Calabria, che includeva anche il Sannio, una parte dell'attuale Molise e la Basilicata orientale. Con la costruzione della via Appia e, in epoca imperiale, della via Traiana (lungo cui prosperarono città come Aecae, Herdonia, Silvium, Canusium e Bitonto), la regione occupò posizioni di primato nella produzione del grano e dell'olio, diventando la maggior esportatrice di olio d'oliva in Oriente.
Alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, anche la Puglia attraversò un lungo periodo di sofferenza.
Molti popoli si alternarono sul territorio, ma alla fine divenne dominio dell'Impero Bizantino. Bari divenne capoluogo di un territorio esteso sino all'odierna Basilicata e sottoposto all'autorità di un capitano, nome del governatore bizantino da dove deriva il termine Capitanata. Con l'arrivo dei Normanni, Taranto diventò la capitale dell'omonimo principato, esteso su tutta la Terra d'Otranto.
Sia con i Normanni che con gli Svevi capeggiati dagli Hohenstaufen, la Puglia conseguì un grande progresso materiale e civile, che toccò l'apice con Federico II, a cui si deve la realizzazione di una serie di edifici laici e religiosi, alcuni di alto valore artistico, tra cui Castel del Monte ad Andria.
Tra il 1200 e il 1400 la Puglia fu sotto la dominazione degli Angioini, all'interno del Regno di Napoli, a cui si sostituirono gli spagnoli: a partire da questo momento cominciò a radicarsi il potere dei latifondisti sul territorio.
Dopo varie prese di potere, nel 1734 la Puglia, con la battaglia di Bitonto passò, insieme al resto del Regno di Napoli dagli Asburgo ai Borboni, sancendo l'indipendenza del Regno delle due Sicilie. Tra il 1806 e il 1815, vi fu la dominazione francese che provvide alla modernizzazione della Puglia con l'abolizione del feudalesimo e con le riforme giudiziarie.
Movimenti liberali si formarono in tutta la regione nel 1820 con il diffondersi della Massoneria e della Carboneria. Con il Regno d'Italia costituito nel 1861, la Puglia fu divisa amministrativamente nelle province di Foggia, Bari e Lecce; a queste si aggiunsero nel Novecento le province di Brindisi e Taranto. Nel periodo postumo all'unità d'Italia, sorsero diverse bande brigantesche, soprattutto in Capitanata e Terra di Bari; tra i maggiori esponenti sono da menzionare Michele Caruso, Antonio Angelo Del Sambro e Giuseppe Schiavone, quest'ultimo fedele luogotenente del capobrigante lucano Carmine Crocco.
Con il progressivo decadere del latifondo, decaddero anche le antiche masserie pugliesi, proprietà di media estensione agraria. Durante il Fascismo la Puglia fu interessata da numerose bonifiche in vaste aree e, successivamente alla riforma agraria del secondo dopoguerra, la regione ha goduto di un forte sviluppo agricolo. Negli anni settanta e negli anni ottanta l'economia della regione passò dal settore primario a quello terziario, con il notevole sviluppo derivato dal settore turistico.
Nel 1946, durante i lavori dell'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana, fu avanzata la proposta di fare della Puglia e del Salento due regioni distinte. Il 17 dicembre 1946, dopo la relazione di Giuseppe Codacci Pisanelli, la Regione Salento fu istituita sulla carta, ma quando si arrivò alla ratifica in aula, il 29 novembre 1947, essa non era più prevista. Stando all'intervento in assemblea del socialista Vito Mario Stampacchia, la Regione Salento sarebbe stata sacrificata in seguito a un accordo fra DC e PCI in difesa dei forti interessi economici baresi. Principale artefice di questo accordo fu Aldo Moro, magliese di nascita.
Nel 2004 viene istituita la sesta provincia pugliese, la provincia di Barletta-Andria-Trani comprendente come capoluogo tre grosse città e complessivamente dieci comuni scorporati dalle province di Bari e Foggia. Questa provincia è diventata pienamente operativa con le elezioni provinciali del 2009. Recentemente, è stata depositata la proposta di un referendum avente lo scopo d'istituire la Regione Salento, mediante scorporo delle province di Brindisi, Lecce e Taranto dalla Regione Puglia.

Cosa vedere in Puglia
La Puglia vi attende per farvi vivere emozioni diverse tutte in un sol colpo…d’occhio.
Con oltre 700 chilometri di costa circondata da un mare cristallino premiato da diverse bandiere blu; con la vivacita del paesaggio, aspro e selvaggio delle Murge; con le immense distese bionde del grano del Tavoliere oppure con i paesini bianchi arroccati sulle rocce del Gargano, con il suo passato attraversato da mille rotte, marittime e terrestri, che ricordano peregrinazioni memorabili, mitiche e storiche, la Puglia vi darà storia, memoria, musica e leggenda.
Venite in Puglia e ne resterete colpiti, sorpresi e affascinati.
La Puglia è terra turistica a 360 gradi.
Un turismo naturale trova nella Puglia la sua culla, non si resta delusi dai suoi parchi nazionali, dalle riserve marine e faunistiche, dalle grotte costiere e carsiche, dalle gravine senza dimenticare le Isole Tremiti.
Un turismo spirituale vede la Puglia anche luogo di culto. Ricordiamo Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo (con il Santuario di Padre Pio) e Santa Maria di Leuca.
La Puglia, terra di antiche civiltò si caratterizza anche per il suo turismo storico-culturale: il barocco salentino, Castel del Monte, le chiese in stile romanico sparse sul territorio, i castelli normanni o aragonesi, le cripte rupestri, i borghi antichi, i dolmen e i menhir, le masserie fortificate, le torri costiere, le costruzioni a secco, le terme e i trulli della valle d’Itria.
Per coloro che vengono a godere delle nostre bellezza, immaginate allora, quale incredibile accoglienza si trovi in Puglia.
Saltando da un capo all’altro della regione, la Puglia vi offre la possibilità di fare tante vacanze diverse tutte a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra.

Ecco alcune (esclusi i capoluoghi) città e luoghi che consigliamo di visitare in Puglia:
Le Isole Tremiti
AlberoBello
Egnazia e il parco Archeologico
Ostuni la Città Bianca
Lecce e il barocco Salentino
Otranto la Porta D’Oriente
Gallipoli la Perla dello Jonio
Lucera in Provincia di Foggia
Il Gargano (uno splendido promontorio:Rodi Garganico, Vieste, Peschici, Pugnochiuso, Mattinata, La Foresta Umbra)
Gravina in Puglia in Provincia di Bari
Polignano a Mare in Provincia di Bari
Martina Franca in Provincia di Taranto
La città di Trani
San Severo in Provincia di Foggia

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