GASTROENTEROLOGIA - ENDOSCOPIA DIGESTIVA - STUDIO SPECIALISTICO

Vai ai contenuti

Menu principale:

Procedure operative in corso di colonscopia

ENDOSCOPIA DIGESTIVA > ILEO-COLONSCOPIA

#Perchè si effettuano biopsie e/o polipectomie in corso di colonscopia
Se il medico ritiene che un’area dell’intestino necessiti di essere valutata più attentamente, può effettuare una o più biopsie (un piccolo campione del colon).
Le biopsie vengono eseguite mediante  una pinza, con un’apertura di circa 5 mm., introdotta attraverso il colonscopio, che permette di effettuare piccoli prelievi di tessuto intestinale; tale procedura è indolore (la superficie interna del colon non contiene fibre nervose).
I campioni di tessuto andranno poi sottoposti ad esame microscopico.
I polipi sono delle rilevatezze mucose, di forma e dimensioni variabili, legata ad una crescita anomala della mucosa del colon.

Si distinguono in “peduncolati” e in “sessili”. I primi sono ancorati alla parete intestinale mediante un loro peduncolo (per  semplificare possono essere paragonati a ciliegie con il loro picciolo), i secondi sono adesi alla parete intestinale per tutta la loro estensione, senza un peduncolo proprio.
I polipi sono una della più comuni patologie del colon e del retto: sono presenti nel 15-20% della popolazione adulta.
La maggior parte dei polipi sono benigni (ma non è possibile esserne certi senza un esame al microscopio) ed è ormai provata la loro possibile trasformazione in cancro.
Per tale motivo vengono rimossi e inviati per un’analisi più approfondita che richiede alcuni giorni. La rimozione dei polipi è importante per la prevenzione del cancro del colon.
Tra i pazienti asintomatici sottoposti a colonscopia di screening dovrebbero essere riscontrati dei polipi nel 25% circa degli uomini e 15% delle donne.

#La POLIPECTOMIA e le sue possibili complicanze

I polipi, che in passato richiedevano un vero e proprio intervento chirurgico, possono essere asportati durante la colonscopia. Questa tecnica viene definita polipectomia.
A tale scopo si utilizzano particolari accessori (ansa a freddo, ansa diatermica, pinze diatermiche) che in modo del tutto indolore, eliminano il polipo (tagliando la base di impianto del polipo) con il passaggio o meno di corrente elettrica. Il polipo viene recuperato ed inviato in laboratorio per l’esame istologico.
Il medico introduce tali accessori attraverso il colonscopio.
La polipectomia non è una procedura pericolosa, bisogna però considerare che si tratta di un piccolo intervento chirurgico e come tale comporta dei rischi.
Sono infatti possibili delle complicanze (circa 1% dei casi di polipectomia).
Tali complicanze sono:
- l’emorragia: in genere non grave, rara (0,25-0,6% ), legata in genere a patologie della coagulazione, con pericolo di vita bassissimo (0,001%), si autolimita o viene controllata/arrestata con manovre endoscopiche; può comunque essere necessario un ricovero ospedaliero per osservazione; raramente può invece essere necessario una trasfusione e/o intervento chirurgico.
- la perforazione: necessita quasi sempre di un intervento chirurgico.
Un sanguinamento può verificarsi anche alcuni giorni (7-10 gg.) dopo una polipectomia.

#Emostasi di lesioni sanguinanti
Quando durante la colonscopia si osservino lesioni che sanguinano attivamente (ad esempio ulcere, piccole malformazioni vascolari come le angiodisplasie, ecc.) è possibile utilizzare diversi strumenti per interrompere il sanguinamento: è possibile      iniettare direttamente nel tessuto colico soluzione fisiologica contenente piccole quantità di adrenalina, oppure posizionare delle piccole pinzette (clip) metalliche che agiscono meccanicamente, oppure si può procedere alla cauterizzazione  del     punto che sanguina mediante l’impiego di un gas (argon) che spruzzato direttamente sulla mucosa colica agisce bruciandone lo strato superficiale.
Tutte queste metodiche possono essere usate in differenti combinazioni fra di loro ed hanno un rischio trascurabile di provocare complicanze.

Torna ai contenuti | Torna al menu