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L'enteroscopia è una procedura che permette di esaminare endoscopicamente il piccolo intestino, cioè quella parte del tratto digerente che va dall'angolo di Treitz fino alla valvola ileo-
la progressione dell'endoscopio (il quale, esercitando una certa frizione sulle pareti dell'intestino, tende a "trascinarlo" con sé); il secondo è rappresentato dalla distanza di queste strutture dalle due vie d'accesso dell'indagine endoscopica, ovvero la bocca e l'ano.
L'uso delle fibre ottiche in endoscopia ha permesso la costruzione di strumenti di minor calibro e maggiore maneggevolezza, grazie ai quali oggi è possibile ovviare ai suddetti inconvenienti ed esplorare tratti di intestino fino a qualche tempo fa irraggiungibili. L'esame è indicato in caso di emorragie digestive di origine oscura, diarrea e malassorbimento inspiegabili, tumori del piccolo intestino, sorveglianza di malattie precancerose, approfondimento diagnostico in presenza di un sospetto radiologico di malattia intestinale o quando sia necessario eseguire manovre terapeutiche, come il posizionamento di digiunostomia percutanea. La procedura viene, inoltre, utilizzata per eseguire particolari indagini radiologiche che richiedano l'iniezione del mezzo di contrasto direttamente nella parte prossimale del piccolo intestino (clisma del tenue). Da ricordare l'occasionale utilizzo dell'indagine enteroscopica in fase intraopertoria: in questo caso lo strumento può essere introdotto sia dalla bocca che attraverso un'enterotomia.
L'enteroscopia può essere effettuata mediante varie tecniche, ne descriviamo alcune:
La PUSH ENTEROSCOPY
Rappresenta la tecnica tradizionale.
Questa metodica, la più usata, consiste nell'introduzione dell'endoscopio attraverso la bocca come in una EGDS: per evitare la formazione di anse o volvoli al passaggio dello strumento, viene montata su di esso una guida che lo rende più rigido e ne facilita la progressione; entrambi i tubi vengono abbondantemente lubrificati per ridurre al minimo l'attrito sulle pareti intestinali. Durante l'esame è possibile eseguire prelievi bioptici.
A cosa serve la push enteroscopy?
Le sonde tradizionali a spinta (c.d. enteroscopia push) hanno una capacità di progressione limitata in quanto per le caratteristiche di lunghezza e tortuosità del piccolo intestino, dopo 50-
La DOUBLE BALLOON ENTEROSCOPY
L’ enteroscopio a doppio pallone è stato ideato per evitare lo stiramento e le volute delle anse e consentire l’esplorazione completa del piccolo intestino. Il sistema è costituito da un endoscopio flessibile di circa 9 mm di diametro che scivola all’interno di un tubo di plastica morbida di calibro leggermente più grande, chiamato overtube. Sulla punta sia dell’endoscopio che dell’overtube si trova un palloncino che viene gonfiato con aria (da qui il nome di enteroscopia a doppio pallone). Un dispositivo elettronico, comandato attraverso apposito telecomando, consente di gonfiare/sgonfiare con aria entrambi i palloncini. Facendo avanzare alternativamente l’endoscopio e l’overtube e gonfiando e sgonfiando i due palloncini sarà possibile far procedere l’endoscopio lungo tutto l’intestino.
L’esame viene da noi eseguito in sedazione profonda con assistenza anestesiologica. In tale modo la procedura risulta completamente indolore.
Possibili rischi e complicanze
L’enteroscopia è un esame sicuro, ma come tutti gli atti medici non è priva di rischi e può dar luogo a complicanze. Rischi potenziali derivano dall’uso di sedativi in pazienti anziani o con patologie respiratorie e cardiache.
Le complicanze legate all’atto endoscopico diagnostico sono rare e consistono in traumi della mucosa, piccole emorragie, che solitamente si arrestano spontaneamente (ma, se necessario, possono essere fermate con tecnica endoscopica), e perforazione, che rende necessario l’intervento chirurgico.
In caso di endoscopia terapeutica (dilatazioni, polipectomia, ecc.) l’incidenza delle complicanze può essere maggiore.
L’esplorazione completa del piccolo intestino, per via orale, è una condizione del tutto eccezionale e si verifica in meno del 5% dei casi, mentre può essere raggiunta con la via combinata (orale ed anale) in una percentuale compresa tra il 40 e l’80% dei casi.